Concessionaria "fantasma" truffava i clienti, 61enne condannato
Mario Zanchetta, 61enne di San Donà di Piave, ha ricevuto una sentenza di 1 anno e 8 mesi, con la pena sospesa a condizione che risarcisca interamente le parti civili. Nel 2017 avrebbe allestito un autosalone mettendo in vendita vetture di grossa cilindrata. Incassata la caparra era però sparito
Un anno e otto mesi, con la sospensione della pena condizionata però al pieno risarcimento della parti offese. Si è concluso così, oggi 14 luglio, il processo a Mario Zanchetta, un 61enne di San Donà di Piave (difeso dall'avvocato Guido Galletti), unico imputato per il caso delle "concessionaria fantasma" di Castello di Godego.
I fatti erano accaduti nel 2017. Era stata una truffa in grande stile, considerando che il veneziano aveva preso in affitto, sia pur per qualche settimana, una parte di un autosalone in via Chioggia, a Castello di Godego. All'esterno Zanchetta avrebbe sistemato auto di grossa cilindrata, come Mercedes e Audi, vetture che risultavano molto appetibili sul mercato - e ancora di più sul web visto che venivano vendute soprattutto internet – perché proposte a prezzi molto accessibili.
Chi si metteva in contatto per l'acquisto veniva invitato a versare un anticipo subito per bloccare l'auto; poi avrebbe dovuto versare una seconda tranche ad una settimana di distanza e infine il saldo alla consegna, che era stata definita al11 ottobre del 2017. Così sono caduti nella trappola del veneziano numerosi clienti provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. Qualcuno aveva sborsato anche 35 mila euro di anticipo ma il giorno della consegna, quando cioè le persone si sono recate a Godego, non hanno trovato nulla. L'autosalone era infatti stato smantellato e le auto fatte sparire.
Nel corso del procedimento il legale di Zanchetta aveva invitato il giudice Laura Contini ad astenersi in quanto aveva già "sentenziato" il 61enne a maggio, per dei fatti simili. Ma la Contini ha ritenuto invece di poter emettere la sentenza.
