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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Acqua alle isole Eolie, inchiesta sulle forniture "gonfiate": anche un trevigiano tra gli indagati

Frode in contratti e truffa aggravata ai danni dello Stato le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Barcellona. Coinvolto nell'inchiesta Alessandro Vaccarini, originario di Roma ma residente a Treviso

Frode in contratti e truffa aggravata ai danni dello Stato. E’ l’ipotesi di reato che vede indagate 44 persone e la società armatrice Marnavi Spa di Napoli. Tra loro anche un trevigiano, Alessandro Vaccarini, 65enne originario di Roma ma residente a Treviso. L’indagine della Procura di Barcellona coordinare dal procuratore Giuseppe Verzera e dalla sostituta Emanuele Scali ha preso in esame le forniture d’acqua potabile alle isole Eolie dal 2016 al 2021. Secondo gli inquirenti, la Marnavi, presieduta allora dall’armatore Domenico Ievoli, grazie alla rete di complicità anche di funzionari pubblici, avrebbe documentato forniture d’acqua superiori a quella effettivamente conferita per incassare maggiori profitti, quantificati dalla Guardia di Finanza in euro in 555.035 ai danni del ministero della Difesa che finanzia l’appalto e del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti.

Tra gli indagati, come riporta Cataniatoday, ci sono anche Marco Giorgianni e Gaetano Orto, rispettivamente ex sindaco ed ex vice sindaco di Lipari, Comune che amministra anche Vulcano, Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli e Salvatore Cocina capo della Protezione civile.

Oltre la società Marnavi Spa e a Vaccarini risultano indagati Antonio Di Falco, residente a Napoli; Mirko Bartolo Ficarra (Lipari); Riccardo Casamento, (Lipari); Bartolo Favorito di Lipari; Domenico Ievoli, (Napoli); Antonia Vittozzi, (Napoli); Carmelo Antonino Meduri, di Melito Porto Salvo e residente a Lipari; Antonino Granata,  nato a Palermo e residente a Mistretta;  Salvatore Anzà, di Patti residente a Palermo; Rosario Di Prazza di Cianciana e residente a Tusa; Gerlando Ginex, di Agrigento; Marcello Loria, di Palermo; Paolo Rizzo, di Agrigento e residente a Bagheria; Vincenzo Monterosso di Palermo; Maria Luisa Anelli, di Taranto; Mario Sciunti, di Cagliari residente a Roma; Giuseppe Iovino di Trapani; Giuseppe Salone di Marsala; Ignazio Marino, di Trapani; Gaetano Lucci di Monte di Procida; Pietro Gianno,  di Trapani; Alberto Francesco Di Pietra, di Marsala residente a Mazzara del Vallo; Antonio Salvatore Billante di Favignana e residente a Trapani; Pasquale Barbera, di Mazara del Vallo; Tushara Tyron Gnanawarghana dello Sri Lanka residente a Treviso; Dario Letizia di Lipari; Roberta Mandarano di Lipari; Sami Ghallat,  tunisino residente a Lipari; Francesco Scaldati,  di Palermo e residente a Filicudi; Bartolo Esposito di Lipari; Alessandro Fonti di Lipari; Nicola Capone di Milano residente a Lipari; Francesco Cannistrà di Lipari; Giorgio La Greca (Lipari); Natale Scaffidi di Lipari; Tindaro Scaffidi, Lipari, Davide Scaffidi, di Lipari, Maria Pia Musumeci di Catania e residente a Giarre, Mauro Bellino di Catania residente a Lipari e Francesco Gerbasi di Messina.

Le notifiche sono in fase di esecuzione agli indagati. Alcuni hanno già proceduto alla nomina del difensore di fiducia. Tra questi l'avvocato Tommaso Autru Ryolo che difende l'ex sindaco Marco Giorgianni, l'avvocato Antonio Amata che assiste un dirigente del Comune e l'avvocato Nino Favazzo che difende l'ex vicesindaco e assessore.

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