Cisl, venerdì il congresso di unificazione del Fai Treviso e Belluno
Venerdì 8 febbraio 2013, a Belluno, si terrà il primo congresso unificato del Fai Cisl Treviso e Belluno. I propositi del sindacato e i numeri del mondo agroalimentare dell'area sono stati illustrati giovedì a Treviso
Si terrà venerdì 8 febbraio 2013, a Belluno, il primo congresso congiunto delle categorie della Fai Cisl, che rappresentano i lavoratori del settore agroalimentare, unificate in un quadro di riorganizzazione complessiva del sindacato.
Il percorso è stato illustrato giovedì a Treviso, nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione dei segretari delle due province, Andrea Zanin e Corrado De Salvador.
Le imprese del settore alimentare nel Trevigiano e nel Bellunese sono 1.700, per un'occupazione complessiva di 10mila addetti corrispondenti al 7 per cento del totale delle attività manifatturiere. A queste si aggiungono 17.300 aziende agricole con una forza lavoro di oltre 12mila dipendenti, per due terzi stagionali, e quelle della "tutela ambiente" in cui operano oltre 500 lavoratori.
Le esportazioni dell'agroalimentare della Marca e della provincia di Belluno coprono il 13 per cento del fatturato complessivo, quantificato in 542 milioni di euro ed in costante crescita.
Dopo l'unificazione la Fai di Cisl e Belluno potrà contare su 2.300 iscritti e 100 delegati aziendali.
I segretari hanno spiegato a Treviso che tra i principali interventi sui quali il sindacato insisterà c'è la diffusione della contrattazione di secondo livello, che nel comparto è utilizzato da non più del 30 per cento delle imprese.
Fai Cisl ha calcolato che laddove l'integrativo non è applicato i dipendenti non sono nelle condizioni di ricevere in termini di premi di produttività ed altri parametri legati al risultato, mediamente 1.500 euro l'anno. Il problema riguarda soprattutto le piccole imprese ed è collegato soprattutto a una mancanza di informazioni sullo strumento.
