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Cronaca Conegliano

Sara e Jessica, in 500 alla fiaccolata di Conegliano per ricordare le cugine

Una settimana fa lo schianto mortale costato la vita alle due ragazze: nel tardo pomeriggio di domenica l'iniziativa silenziosa organizzata dalle amiche e dalle famiglie. Simonetta Rubinato, leader del gruppo Veneto per le Autonomie, lancia intanto un appello: «Fate approvare la legge su obbligo alcol-lock»

"Giustizia per Sara e Jessica": così recitava lo striscione con cui gli amici delle due ragazze hanno guidato la fiaccolata che si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi, domenica 6 febbraio, dalle 18, nel centro storico di Conegliano, da via XX settembre a piazza Cima. All'evento hanno partecipato circa 500 persone tra cui ovviamente i famigliari delle due cugine, morte esattamente una settimana fa nel tragico incidente avvenuto lungo la A28, tra Azzano e Chions. Probabilmente già nelle prossime ore sarà fissata la data delle esequie. Il padre di Jessica, Alain Fragasso, è tornato a lanciare un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presenti anche il padre di Sara, Luca Rizzotto, oltre ai sindaci di Conegliano e Mareno di Piave, Fabio Chies e Giampietro Cattai, Paola Bortolotto, dell’associazione italiana familiari e vittime della strada e Andrea Dan, presidente dell'associazione "Manuela".

«Se il Parlamento avesse già approvato la proposta di legge sull’obbligo dell’alcol-lock, presentatagli oltre un anno e mezzo fa dal CNEL (l’organo di consulenza delle Camere e del Governo previsto dall’art. 99 della Costituzione) magari la tragedia che ha portato via Sara e Jessica alle loro famiglie avrebbe potuto essere evitata. Facciamo appello ai parlamentari e rappresentati del Governo veneti perché si impegnino a far approvare al più presto la proposta». Simonetta Rubinato, leader del gruppo Veneto per le Autonomie, interviene nel giorno in cui è annunciata una fiaccolata in centro a Conegliano per ricordare le due ragazze morte domenica scorsa lungo l’A28. 

La proposta del CNEL consiste, infatti, in una modifica del Codice della Strada per imporre sui veicoli a motore in uso a soggetti già condannati per il reato di guida in stato di ebbrezza (come il responsabile dell’incidente sulla A28) l’installazione di un dispositivo, l’alcol-lock, che impedisca la messa in moto qualora rilevi un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge, esplicitando tale prescrizione anche sulla patente, come previsto dalla vigente normativa europea. Il disegno di legge è stato annunciato nelle Aule di Camera e Senato il 3-5 agosto 2020, ma ad oggi risulta solo assegnato alle Commissioni competenti (rispettivamente IX Trasporti e VIII Lavori Pubblici), che non ne hanno ancora iniziato l’esame, né alla Camera né al Senato. Eppure negli ultimi anni secondo l’Istat si è registrato un forte aumento dei casi per la guida sotto l’effetto di alcol, passati da 1,2 ogni 100 incidenti nel 2001 a 3,9 nel 2018. In crescita, anche nel 2019, le sanzioni per guida in stato di ebbrezza. 

«Nell’esprimere la mia commossa partecipazione al dolore delle famiglie di Sara e Jessica, unendomi alle comunità di Conegliano e  Mareno di Piave nella preghiera, affinchè la fede possa dare conforto ai loro familiari e la magistratura rendere loro piena giustizia, esorto i parlamentari e i membri del Governo eletti in Veneto a pretendere il più rapidamente possibile l’approvazione della proposta del CNEL – anche sotto forma di emendamento ad uno dei decreti legge attualmente in esame alle Camere - per prevenire ulteriori drammi»: conclude l’ex parlamentare.

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