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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Refrontolo

Refrontolo, Zanoni: "Tragedia annunciata che si poteva evitare"

Andrea Zanoni: "Boschi rasi al suolo per far posto alle coltivazioni del Prosecco, in passato più volte denunciai che sarebbe accaduto"

REFRONTOLO — “Voglio esprimere innanzitutto solidarietà. La causa del disastro di Refrontolo va individuata non solo nelle precipitazioni eccezionali di questa estate ma anche e soprattutto nelle centinaia di ettari di bosco distrutti recentemente per far posto alle coltivazioni del prosecco,  grazie anche ad una recente legge regionale che ne consente la facile trasformazione quasi liberalizzando la distruzione dei boschi”. Così Andrea, Zanoni, ex europarlamentare del Pd sul disastro che ha colpito Refrontolo sabato 2 agosto.

IL SUO INTERVENTO “Le colline della Marca non solo vedono i loro boschi rasi al suolo ma vengono rimodellate in base alle esigenze della coltivazione con degli interventi massicci di potentissime ruspe che le rimodellano in base alle esigenze di impianto e di lavorazione, stravolgendone i loro profili formati da madre natura in centinaia di migliaia di anni. Il risultato di queste liberalizzazioni sono vaste aree di collina coltivate con nuovi vigneti incapaci di assorbire le quantità d’acqua che un bosco con le sue piante centenarie riesce ad assorbire; in un vigneto l’acqua assorbita, specie se si tratta delle coltivazioni di nuovo impianto, è pressoché nulla. Tutta  quest’acqua non più assorbita dai boschi delle colline va pertanto a confluire nei corsi d’acqua naturali che madre natura, con milioni di anni, aveva dimensionato per quantità d’acqua di gran lunga inferiori. Le autorità conoscono perfettamente l’ubicazione e l’ettaraggio dei boschi distrutti e delle colline rimodellate con potenti ruspe per renderle coltivabili a vigneti e di conseguenza conoscono anche tutti i corsi d’acqua sottodimensionati e sottoposti ad un apporto d’acqua piovana al quale mai prima erano stati sottoposti. Pertanto questa che alcuni definiscono “catastrofe naturale” e’ invece una catastrofe dovuta all’irresponsabilità dell’uomo e delle autorità complici di queste violenze ai danni delle nostre colline. Da tempo avevo denunciato, assieme a cittadini, comitati, associazioni e agricoltori locali l’attacco delle nostre colline e i pericoli che ne potevano derivare, questo è un disastro annunciato che si poteva evitare. “Ecco perché lunedì chiederò di essere ascoltato dal Procuratore della Repubblica Dott. Michele Dalla Costa”.

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