rotate-mobile
Cronaca Centro / Via Roma

Senza biglietto sputa in faccia al controllore: condannato a 7 mesi di carcere

La sentenza mercoledì 19 ottobre in tribunale a Treviso: un 23enne straniero dovrà pagare anche 3mila euro di danni. Il presidente di Mom, Giacomo Colladon: «Segnale importante dalla giustizia»

Una vittoria in tribunale non è solo un atto giuridico, come nel caso della sentenza pronunciata mercoledì 19 ottobre presso il tribunale di Treviso. Un pronunciamento che rende giustizia e dignità al lavoro delle persone e ristabilisce, seppur in piccola parte, anche il valore della convivenza civile. Per sottolineare l'importanza della sentenza Mom ha voluto rendere pubblico l’esito del procedimento penale che ha visto imputato un ragazzo straniero di 23 anni condannato a 7 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, e al pagamento di 3mila euro di danni non patrimoniali in favore del verificatore e al pagamento delle spese di costituzione di parte civile, quantificate in 3.420 euro più oneri. Il giovane è stato ritenuto responsabile dei reati di: resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

I fatti

Era il 12 giugno 2019 quando, nel corso di un normale controllo a bordo della linea 3 da Treviso a Silea, un controllore aveva chiesto il biglietto ad un giovane passeggero che sosteneva di essere abbonato ma di non avere con sé il titolo di viaggio. Il controllore, dipendente Mom di lunga esperienza, a quel punto aveva iniziato a fare il verbale spiegano al viaggiatore che avrebbe avuto 10 giorni di tempo per esibire il proprio abbonamento in una delle biglietterie convenzionate e annullare la multa. La reazione del passeggero era però stata furiosa: urla, spintonate e spallate fino alla porta del bus, minacciando più volte il controllore dicendogli che "gliel'avrebbe fatta pagare". Il controllore non arretra e, per tutta risposta, per tre volte il giovane gli sputa in volto, poi prende di mira la porta anteriore e a forza di calci la sradica dal binario (costringendo poi il mezzo pubblico a rientrare per manutenzione). All’episodio segue una denuncia presentata dalla parte offesa, difesa dell’avvocato Mariagrazia Stocco, incaricata da Mom. Il caso finisce in aula e, dopo oltre tre anni, si è arrivati in queste ore a una sentenza significativa.

I commenti

L'avvocato Stocco spiega: «La pena inflitta deve ritenersi congrua in quanto "uno sputo in volto", lungi dall'essere un fatto di lieve entità, è un gesto tra i più sprezzanti e lesivo dell'onorabilità e della dignità della persona alla quale è destinato, anche più di una offesa verbale». Il presidente Giacomo Colladon conclude: «È giusto che si dia il giusto risalto al fatto che negli ultimi procedimenti penali per aggressioni a nostri verificatori è sempre stata riconosciuta la resistenza a pubblico ufficiale con pene che si stanno alzando così come le richieste risarcitorie. Chi pensa di farla franca si sbaglia, l’Azienda è al fianco dei lavoratori che denunciano e si costituisce in giudizio fino alla sentenza che, prima o poi, arriva e può essere molto dura».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Senza biglietto sputa in faccia al controllore: condannato a 7 mesi di carcere

TrevisoToday è in caricamento