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Cronaca Valdobbiadene

Fitofarmaci, nuovi strumenti per il trattamento: arriva il kit antideriva

In programma due Field Day, uno il 22 luglio e uno il 27 agosto per testare sul campo il risultato dello studio per contenere la deriva dei trattamenti

VALDOBBIADENE - Sta volgendo al termine lo studio dell’Università degli Studi di Padova contro la fuoriuscita dei prodotti fitosanitari dal vigneto finanziato dalla Regione Veneto tramite l’AVEPA nell’ambito del PSR e con il contributo anche della Camera di Commercio di Treviso. Allo studio hanno partecipato il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e le aziende “Le Colture” e “Villa Maria”.  Dopo anni di lavoro ora è tempo di testare sul campo il risultato. Per questo sono in programma due Field Day, uno il 22 luglio e uno il 27 agosto.  La prima giornata in programma è quella del 22 luglio, quando in un vigneto in via Roncalli, a San Pietro di Feletto, un pool di specialisti illustrerà i risultati testando i macchinari e le attrezzature innovative direttamente in vigneto.

PROGRAMMA Alle 17.20 Giuseppe Zanin, del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, presenterà il progetto D.E.R.I.V.A. (Difesa Ecosostenibile per la Riduzione dell’Inquinamento nella Viticoltura Avanzata), finanziato dalla Regione Veneto, tramite l’AVEPA, nell’ambito del PSR. Alle 17.30 spiegazione del kit antideriva e confronto tra un atomizzatore tradizionale ed uno modificato con verifica in campo in situazioni operative diverse a cura di Cristiano Baldoin del Dipartimento TESAF dell’Università di Padova Alle 18.15 si terrà invece la valutazione della deriva in assenza o presenza di una siepe con porosità ottica diversa e possibilità di riduzione dell’ampiezza della fascia di rispetto. Interverrà Stefan Otto dell’IBAF-CNR Padova.

La dimostrazione del 22 luglio riguarda in particolare due delle tre azioni previste per contenere la deriva dei trattamenti fitosanitari. Da una parte si testeranno le prestazioni di un “kit antideriva” composto da attrezzature ed accessori da applicare sulle irroratrici per impedire lo spargimento della miscela al di fuori del vigneto. Dall’altra si simulerà il calcolo della fascia di rispetto (ovvero la distanza tra dove avviene il trattamento e dove il prodotto non deve arrivare) in base al tipo di macchina irroratrice, alla tossicità del fitofarmaco e alla presenza di barriere verticali, così da poter adeguare secondo le esigenze la tipologia di attrezzatura specifica. Quindi si vedranno all’opera le attrezzature dotate del kit antideriva, mentre la deriva sarà valutata attraverso l’analisi di cartine idrosensibili che segnalano la precisione durante le distribuzioni. In agosto invece verrà presentato l’impianto a terra semifisso per la distribuzione dei prodotti fitosanitari, da utilizzare nelle aree di alta collina, non percorribili dai trattori e per questo trattate con l’elicottero. In questo modo da un lato sarà preservata la viticoltura eroica di questi territori estremi, dove le pendenze sono ragguardevoli anche per il lavoro manuale, imponendo ai viticoltori, spesso persone anziane, un lavoro gravoso e fisicamente debilitante.

La finalità del Field Day del 22 luglio è quella di far toccare con mano ai viticoltori e ai residenti come sia possibile migliorare in maniera sostanziale la compatibilità ambientale della difesa fitosanitaria in viticoltura, utilizzando macchine tecnologicamente più avanzate, mettendo in essere tutta una serie di misure di mitigazione e adeguando i comportamenti operativi. In particolare l’incontro ha l’obiettivo di dimostrare come sia possibile perfezionare le performances antideriva delle macchine obsolete presenti in azienda con un kit specifico dal costo contenuto. Grazie al contributo degli specialisti si analizzerà anche come sia possibile ridurre l’ampiezza delle fasce di rispetto introducendo ai bordi dei vigneti delle siepi e soprattutto combinando opportunamente più misure di mitigazione.

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