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Cronaca Centro / Piazza Vittoria

Lite tra studenti in piazza Vittoria, Conte: «Episodio che lascia l'amaro in bocca»

Giovedì 25 gennaio, all'uscita dalle lezioni dell'istituto Riccati, un gruppo di ragazzi è venuto alle mani creando scompiglio e assembramento in prossimità della fermata dell'autobus. Il sindaco: «Dispiace ma è un fenomeno comune a molte città»

Proprio nel giorno in cui a Treviso veniva sottoscritto in Comune un importante accordo di comunità per coinvolgere studenti e ragazzi nella costruzione di una comunità consapevole e attiva, fuori dall'Istituto Riccati in piazza Vittoria un gruppo di studenti e studentesse minorenni sono rimasti coinvolti in una violenta lite che ha costretto la scuola a chiamare sul posto le forze dell'ordine.

I fatti sono accaduti verso le 13-13.30 di giovedì 26 gennaio, all’uscita degli studenti dal Riccati e dalle vicine Stefanini, trasferite temporaneamente al Turazza. Una baby gang con studenti e studentesse di varie etnie avrebbe preso di mira uno studente dando vita a un'accesa lite che ha creato attimi di grande scompiglio in centro, con disagi anche ai veicoli in transito. Per riportare la situazione alla normalità la direzione della scuola ha chiamato sul posto le forze dell'ordine, arrivate in pochi minuti. Sull'episodio non è stata sporta alcuna denuncia, né risultano feriti o danni a cose o autobus di passaggio. Resta il fatto che, dopo alcune settimane di tregua, le baby gang sono tornate a creare scompiglio in centro storico.

Il commento del sindaco

Mario Conte, nella mattinata odierna, è intervenuto così sulla questione: «Dispiace perché episodi come questo lasciano sempre l'amaro in bocca. Penso si tratti di un fenomeno, quello della violenza tra giovani, che sta caratterizzando molte altre città del Veneto, non solo Treviso. Più che fare la conta degli episodi penso sarebbe utile cercare di capire le motivazioni alla base di questo disagio giovanile. Il protocollo sottoscritto ieri tra Comune e scuole consente agli studenti di scegliere quale strada imboccare nella loro vita. Oggi sono senza dubbio molti i giovani che finiscono sulla strada sbagliata ma la maggioranza dei ragazzi sceglie la strada giusta impegnandosi nello sport, nella cultura e nel sociale. Dispiace senza dubbio vedere ancora scene di violenza e aggressioni ma, come nel caso di San Liberale e viale Europa i responsabili sono stati identificati e dovranno pagare per le loro azioni. Evidentemente chi compie questi atti vandalici può cambiare strada solo se viene toccato direttamente nel portafoglio» conclude il primo cittadino. 

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