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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Spresiano

Annullata per la seconda volta l'archiviazione, il sindaco di Spresiano torna indagato per calunnia

Il primo cittadino Marco Della Pietra, il suo predecessore Riccardo Missiato e una dipendente comunale erano stati denunciati da Graziella Genio, l'impiegata dell'uffcio anagrafe condannata in via definitiva a due anni e tre mesi per truffa e peculato

Negata per la seconda volta l'archiviazione nei confronti del sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, dell'ex primo cittadino Riccardo Missiato e di una dipendente dell'ufficio anagrafe del comune, che nel 2018 testimoniarono nel processo di primo grado nei confronti di Graziella Genio, impegata in forza all'amministrazione condannata in via definitiva a due anni e tre mesi per truffa e peculato. La sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei tre, accusati di calunnia, è stata infatti impugnata dal legale della donna, l'avvocato Cristiano Biadene, che aveva sostenuto un difetto di notifica nella citazione per l'udienza preliminare del 31 gennaio di quest'anno, quando il gup Angelo Mascolo decise di archivare tutto. Tutto da rifare quindi: la palla torna al giudice per l'udienza preliminare, che fisserà una nuova udienza.

A Della Pietra la Genio, che era accusata di essersi intascata i soldi delle marche da bollo, contestava le affermazioni relative al fatto che numerosi genitori si sarebbero presentati in Comune lamentando il fatto che i propri figli non risultavano agli atti del Comune. A Missiato invece l'impiegata imputava di aver testimoniato che gli atti di matrimonio e di stato civile, rispetto ai quali sarebbero stati commessi in reati di peculato e truffa, non necessitavano dalla firma del sindaco quando invece, sosteneva la Genio, tutto veniva formalizzato in presenza del primo cittadino. Infine la collega era accusata di non aver detto il vero quando, durante il dibattimento, asserì di non sapere che l'ufficio anagrafe poteva consegnare ai cittadini le marche da bollo, ovviamente a fronte del pagamento delle stesse.

La prima richiesta di archiviazione da parte della Procura si era arenata contro l'opposizione formulata dall'avvocato Biadene; il giudice aveva disposto la restituzione degli atti alla Procura e l'acquisizione dei registri su cui venivano annotati in nuovi nati a Spresiano, dopo aver in precedenza detto "sì" anche a quella relativa ai registri di stato civile.
 

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