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Cronaca

A processo per guida in stato d'ebbrezza, aveva il reflusso gastrico: medico assolto

Il 40enne, primario presso un ospedale di Milano, era stato uno dei cosiddetti "angeli di Bergamo" durante la pandemia Covid. Fermato per guida in stato di alcolemia, la lettura del test sarebbe stata alterata dalle sue condizioni di salute

Sembrava alcolemia e invece...era un reflusso gastroesofageo. Questa, in sintesi, la storia capitata a un medico 40enne, oggi primario in un ospedale milanese, che il 4 gennaio del 2020 è stato denunciato per guida in stato d'ebbrezza. Lui spergiurava che il livello di alcol nel sangue, un valore compreso tra gli 1 e 0,88 grammi per litro, non era dovuto a una notte di stravizzi. Ma gli agenti che lo avevano fermato, che di medicina non sanno nulla, si erano limitati a registrare i risultati e far scattare la denuncia penale. Alla fine è stato assolto: a processo non è emersa la certezza sul fatto che avesse bevuto un bicchiare di troppo oppure che quelle "letture" dell'alcol test fossero dovute ad una banale acidità di stomaco.

L'uomo si è trovato ad affrontare un processo "imbarazzante" non solo perché, in caso di condanna, ci sarebbe potute essere delle conseguenze professionali ma anche perché era stato tra gli "angeli di Bergamo", ovvero quei medici che si erano trovati in prima linea ai tempi in cui nella bergamasca si era scatenata come da nessun altra parte la prima ondata dell'epidemia da Covid 19 e le bare per i morti venivano trasportate dai camion militari.

Erano le 3,36 della notte quando il medico viaggiava a bordo della sua Golf e viene fermato nel territorio comunale di Treviso. Si sottopone senza problemi al test anti-alcol ma l'apparecchio da un responso che gli gela il sangue: il suo tasso alcolometrico si attesta su un valore pari a 1. Qualche minuto più tardi il test viene ripetuto e la lettura questa volta è pari 0,88. Certo di non aver bevuto l'uomo ha subito un sospetto: soffre infatti di un fastidioso reflusso e, come medico, sa bene che quel problema all'apparato gastrico può comportare un aumento dell'alcalinità del sangue.

Nel corso dell'udienza il difensore, l'avvocato Fabio Capraro, prepara una corposa documentazione medica che certifica lo stato di salute del suo assistito. In più fra notare che lo strumento utilizzato dovrebbe essere sottoposto al cambio della batteria ogni 300 letture, cosa che emerge non essere avvenuta. In realtà sarebbero state proprio le sue condizioni che avrebbero convinto il giudice: con il reflusso, trattandosi di letture che avevano dato dei risultati quantitativamente limitati e che l'uomo presentava un comportamento normale e non certo tipico di persone che si sono messe al volante da ubriachi, è impossibile dire se l'alcolemia fosse in effetti dovuta al consumo di alcol o piuttosto al probabile effetto collaterale di un problema legato al reflusso.

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