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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

E' morto il vescovo emerito monsignor Paolo Magnani

Si è spento a 96 anni, intorno alle 12 di oggi 5 novembre, nella casa presso la parrocchia di Sant' Agnese dove viveva da quando aveva lasciato la guida della diocesi. «Preghiamo per lui, con gratitudine al Signore per la sua vita, per il suo lungo ministero e per l’amore e la passione con la quale ha servito questa Chiesa che è in Treviso» ha detto il vescovo della città Michele Tomasi

Nella giornata di oggi 5 novembre, intorno alle 12 nella cua sua casa all'interno della canonica della parrocchia di Sant’Agnese, dove viveva da quando aveva lasciato la guida della diocesi, si è spento monsignor Paolo Magnani, 96 anni, vescovo emerito di Treviso. «Preghiamo per lui, con gratitudine al Signore per la sua vita, per il suo lungo ministero e per l’amore e la passione con la quale ha servito questa Chiesa che è in Treviso» ha detto il vescovo della città Michele Tomasi.

Monsignor Paolo Magnani era nato a Pieve Porto Morone, in diocesi e provincia di Pavia, il 31 dicembre 1926. Fu ordinato sacerdote nella cattedrale di Pavia il 29 giugno 1951. Inviato a Roma nel Seminario Lombardo, si è laureato in teologia dogmatica presso l’Università Gregoriana nel 1955 e dallo stesso anno ha insegnato dogmatica nel Seminario diocesano. Nel frattempo venne nominato assistente provinciale delle Acli e poi assistente diocesano dei laureati cattolici. In quel periodo diede avvio anche all’Istituto diocesano di teologia per i laici. Nel 1965 divenne rettore del Seminario diocesano di Pavia, al cui impegno unì nel 1969 quello di Pro-vicario generale; nel 1975 venne nominato Vicario generale della diocesi.

Il 27 luglio 1977 fu eletto Vescovo di Lodi, ricevendo la consacrazione episcopale il 10 settembre 1977 dal cardinale Antonio Poma. Fu trasferito a Treviso il 19 novembre 1988, facendo il suo ingresso sabato 11 febbraio 1989. Ha guidato la diocesi di Treviso per 15 anni svolgendo la Visita pastorale dal 1991 al 1998. Nel 2000, a conclusione della Visita pastorale, e in occasione del Grande Giubileo, ha celebrato il XIV Sinodo della Diocesi di Treviso sul tema “La parrocchia, centro di vita spirituale per la missione”.

Domenica 20 ottobre 2002, in Piazza San Pietro, chiese a papa Giovanni Paolo II la beatificazione del vescovo di Treviso Andrea Giacinto Longhin, dopo averne presentato la biografia al Papa e ai fedeli. Era diventato vescovo emerito di Treviso il 3 dicembre 2003. Da allora abitava in città, a Treviso, nella parrocchia di Sant’Agnese, dove si è spento oggi. Negli ultimi vent’anni mons. Magnani ha vissuto una vita di preghiera, di relazioni, di studio, partecipando ad ogni avvenimento, lieto o triste, della diocesi, sempre presente alle celebrazioni più importanti.  Preghiamo per lui, con gratitudine al Signore per la sua vita, per il suo lungo ministero e per l’amore e la passione con la quale ha servito questa Chiesa che è in Treviso”. La data del funerale non è ancora stata fissata.

Tra i messaggi di cordoglio uno dei primi ad arrivare è stato quello del sindaco di Treviso Mario Conte. «Monsignor Magnani era un uomo saggio - ha detto Conte - un pastore illuminato e una guida che ha sempre posto una particolare attenzione verso l’importanza delle parrocchie come luoghi di incontro, di preghiera, di crescita. Alla nostra Città, a cui era molto affezionato, ha dedicato una parte importante del suo cammino, convocando, in occasione del Giubileo del 2000, il XIV Sinodo della diocesi di Treviso e promuovendo la valorizzazione della figura di Andrea Giacinto Longhin. A tutti i suoi cari vanno le più sentite condoglianze».

«Per la città è sempre stato un punto di riferimento importante, per l’amore e la passione con le quali ha servito la Chiesa e intere generazioni». Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricordando la figura del Monsignor Magnani, originario di Pavia, per 12 anni a Lodi e per altri 15 Treviso. Ha partecipato al Grande Giubileo con la celebrazione del XIV Sinodo della Diocesi di Treviso sul tema “La parrocchia, centro di vita spirituale per la missione” e da capo spirituale di centinaia di parroci e pastore sulle 800mila anime trevigiane dal 2004 ha scelto, in seguito, di rimanere cappellano a Sant’Agnese.

«Negli ultimi vent’anni scelse il Veneto per proseguire la sua vita di preghiera, di relazioni e di studio partecipando ad ogni avvenimento e celebrazione della diocesi – prosegue il Governatore del Veneto -. Verrà ricordato per le sue idee, nette e talvolta anche differenti da quelle proposte dal sentire comune o dalla politica, ma difese e argomentate sempre con grande intelligenza e nel rispetto dei ruoli e delle posizioni. Lo ricorderò sempre con affetto e riconoscenza per gli spunti, per il confronto che ha sempre mantenuto acceso con i suoi fedeli. Ma soprattutto per l’energia con la quale, a quasi novantasette anni, ha continuato a vivere i momenti della sua parrocchia, sempre in mezzo alla sua gente».

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