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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Silea / Via Treviso Mare

Via del Mare, cinque comuni fanno ricorso al Tar: «Vogliamo incontrare la Regione»

Silea, Monastier, Roncade, Meolo e Fossalta di Piave, contrari al project financing dell’opera, affiancano all’azione legale un’azione comunicativa, chiedendo l’avvio di un tavolo di confronto per affrontare le ricadute sulla viabilità in Treviso-Mare

Dopo aver espresso sin dall’inizio le proprie perplessità sulle ricadute della realizzazione della Via del mare, nuova autostrada di 18 chilometri tra il casello di Meolo e il Comune di Jesolo fino alla rotatoria della Frova, i Comuni di Fossalta di Piave, Meolo, Monastier di Treviso, Roncade e Silea presenteranno insieme un ricorso al Tar del Veneto per l’aggiudicazione dell’opera. Un'azione corale, dunque, che persegue la via legale ma anche quella del confronto, con l’unico scopo di garantire una sostenibilità ambientale, infrastrutturale ed economica ai territori interessati.

La lettera dei sindaci

«È avvenuta l’aggiudicazione dell’opera, ma non riteniamo soddisfacente la risposta che si vuole dare alle problematiche dell’arteria stradale e restano aperti ancora numerosi interrogativi - sottolineano i sindaci Manrico Finotto di Fossalta di Piave, Daniele Pavan di Meolo, Paola Moro di Monastier di Treviso, Pieranna Zottarelli di Roncade e Rossella Cendron di Silea - le criticità della viabilità e la messa in sicurezza, in un’ottica di visione strategica della Treviso-Mare, così come la questione dei pedaggi e delle opere complementari che verranno realizzate. A nostro avviso sono davvero tanti gli aspetti che richiedono approfondimento e gestione adeguata, anche perché l’opera, progettata oltre dieci anni fa, non risponde più in maniera aderente al mutato contesto socioeconomico: solo negli ultimi anni si sono aggiunte, ad insistere sulla Treviso-Mare e all'uscita del casello autostradale Treviso Sud, diverse nuove attività così come anche l’accesso alla Pedemontana Veneta da Silea. Per tutti questi motivi chiediamo che l’opera sia preceduta da un confronto allargato e basato sulla situazione e sulle esigenze attuali visto che l’asse viario, il cui progetto è monco in quanto prevede la cantierizzazione futura solo fino alla rotonda Frova, non ha finora mai visto il consenso dei Comuni interessati. Concordiamo sull’esigenza di intervenire mettendo in sicurezza la Treviso Mare lungo tutto il percorso, come pure la contermine viabilità dei Comuni coinvolti, ma siamo contrari al project financing della Via del mare: non si può rischiare di realizzare un intervento che non soddisfi tutte le attuali esigenze dei territori coinvolti. E, aggiungiamo, è legittimo aspettarsi degli interventi di mitigazione o compensazione per i nostri Comuni, che verranno attraversati dal traffico a beneficio delle sole località balneari».

Il commento

«L'azione intrapresa da cinque Comuni interessati all'opera che hanno deciso di ricorrere al Tar sul progetto della Via del Mare, dimostra la necessità di approfondimenti e di una chiarezza massima nella definizione di questa realizzazione - chiudono i consiglieri regionali del PD Veneto, Francesca Zottis, Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni -. La chiarezza è un elemento atteso da troppi anni. Nel rivedere i flussi di traffico è necessario subito analizzare gli impatti ambientali ed economici al fine di non creare danni collaterali per il territorio. Vogliamo finalmente un confronto a tutto campo che veda protagonisti tutti i portatori di interesse. Non è in discussione l'esigenza storica della messa in sicurezza della strada, ma è  un'esigenza inderogabile anche quella di agire nel rispetto di tutto il territorio».

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