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Cronaca Ponte di Piave

Le ultime volontà in un documento: a Ponte di Piave il "Testamento biologico" è realtà

Si tratta di un documento con il quale il dichiarante, a seguito di un infortunio o dell'evoluzione di una patologia invalidante, esprime anticipatamente la sua volontà rispetto ai trattamenti medico-sanitari ai quali desidera o non desidera essere sottoposto

PONTE DI PIAVE Il Comune di Ponte di Piave ha istituito negli ultimi giorni il Registro delle Dichiarazioni Anticipate di Volontà relative ai Trattamenti Sanitari (D.A.T.) presso l'Ufficio Servizi Demografici. Un documento con il quale il dichiarante, a seguito di un infortunio o dell’evoluzione di una patologia invalidante, esprime anticipatamente la sua volontà rispetto ai trattamenti medico-sanitari ai quali desidera o non desidera essere sottoposto.

Approvato con delibera n. 12 del 26 aprile 2016 all’unanimità dai presenti in Consiglio Comunale, il servizio viene istituito nelle more dell’entrata in vigore del "Testamento Biologico", il cui disegno di legge è attualmente in discussione presso la XII Commissione della Camera, al fine di fornire ai cittadini che intendano avvalersi di tale facoltà uno strumento che cerca di colmare un vuoto normativo portato a conoscenza dell'opinione pubblica con i casi, seppur diversi fra loro, di Piergiorgio Welby, Eluana Englaro ed in questi giorni Dino Bettamin. Ogni cittadino di Ponte di Piave, infatti, può depositare presso l'Ufficio Servizi Demografici un attestato contenente la manifestazione di volontà che indica i trattamenti medici cui essere o non essere sottoposti, in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una perdita di coscienza definibile come permanente ed irreversibile.

La persona che lo redige nomina uno o più fiduciari che divengono, nel caso in cui la persona diventi incapace di comunicare consapevolmente con i medici, i soggetti chiamati a dare fedele espressione della volontà della stessa per ciò che concerne le decisioni riguardanti i trattamenti sanitari da eseguire. Nel caso in cui dovessero sorgere controversie da parte dei medici o dei familiari, l'ultima parola spetta sempre alla magistratura oppure al Comitato Etico del quale ogni Azienda Ulss è dotata. Tuttavia, attivando questo servizio, l’Amministrazione ha messo a disposizione dei cittadini di Ponte di Piave uno strumento importantissimo per esprimere anticipatamente le proprie volontà, nel caso in cui venissero colpiti da una patologia grave che gli impedisse di poterlo fare direttamente. 

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