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Cronaca Valdobbiadene

Sequestrati dai Nas 28 quintali di zuccheri in una cantina di Valdobbiadene

Controllo dei carabinieri in alcune aziende delle colline patrimonio Unesco. Tra queste sono state sanzionate cinque cantine per non aver segnalato l'aggiunta di vasi vinari a quelli presenti: sigilli a centinaia di ettolitri di mosto

Utilizzavano lo zucchero per aumentare la gradazione alcolica del vino. Una pratica ampiamente diffusa (il divieto di detenzione è pressochè assoluto) ma chiaramente vietata in cui è incappata un'azienda vitivinicola di Valdobbiadene a cui il nucleo Nas dei carabinieri di Treviso ha sequestrato la bellezza di 28 quintali di zucchero che serviva, secondo i militari, per adulterare il prodotto finale. Il prodotto, del valore di circa 4mila euro, si trovava occultato in un’area esterna della ditta, solitamente destinata alla pigiatura dell’uva. L'azienda se l'è cavata con una multa di quasi 7mila euro. Nel corso di controlli in altre cantine dell'area sono state scoperte altre cinque cantine che avevano aggiunto vasi vinari senza dichiararli alle autorità. Trovati così centinaia di ettolitri di mosto, sulla carta inesistenti, a cui sono stati messi i sigilli. Per queste aziende è scattata una multa salata, da diverse migliaia di euro.

I controlli straordinari dei carabinieri per la Tutela della Salute in tutta Italia si sono concentrati soprattutto sul settore di produzione e commercializzazione del vino. I militari hanno eseguito 960 ispezioni, individuando 239 situazioni di non conformità (pari al 24%, percentuale influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo). A seguito delle irregolarità, sono segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa 218 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 344 violazioni amministrative contestate, pari a 290.000 euro. Gli interventi, svolti anche con il frequente supporto tecnico dell’Ispettorato Centrale per la Qualità e Repressione delle Frodi (ICQRF), hanno consentito di individuare 17 aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienicostrutturali ed autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività.

Allo stesso tempo sono stati riscontrati prodotti vinosi privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, operando il sequestro complessivo di oltre 300.000 litri di prodotto in fermentazione o già trasformato in vino. Complessivamente il valore commerciale delle strutture chiuse e dei prodotti sequestrati ammonta a circa 11 milioni di euro.

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