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Cronaca Villorba

Delitto di Fontane, cade l'aggravante dei futili motivi: sconto di pena all'omicida

Il 30 settembre del 2018, a Fontane di Villorba, Florin Stingaciu, 39enne cittadino romeno, colpì e uccise con una coltellata alla schiena il 20enne moldavo Igor Ojovanu. Il nuovo processo d'Appello, dopo l'annullamento effettuato dalla Cassazione, cancella l'aggravante più seria e condanna l'assassino a 16 anni e 5 mesi. Fra poco più 2 anni l'uomo potrebbe godere della semilibertà

Sedici anni e cinque mesi. Questa è la condanna che la Corte d'Appello di Venezia ha inflitto a Florin Stingaciu, il 39enne romeno che, il 30 settembre del 2018, a Fontane di Villorba, avrebbe ucciso Igor Ojovanu, il 20enne moldavo freddato a colpi di coltello, e tentato di assassinare Stefan Lungu, un amico del giovane. I giudici di secondo grado hanno quindi preso atto della decisione della Cassazione che, il 5 maggio scorso, aveva fatto cadere l'aggravante dei futili motivi, riconoscendo che su Stingaciu e sulla sua fidanzata di fossero segni di arma da taglio. «Il gruppo di ragazzi di cui faceva parte la vittima - aveva detto il legale dell'uomo, l'avvocato Mauro Serpico - non era insomma un gruppo disarmato su cui si era concentrata la violenza dell'assalitore». Stingaciu, che era stato condannato all'ergastolo in primo grado (pena ridotta a 20 anni in Appello) ha già trascorso quattro anni e mezzo in carcere e fra due anni potrebbe godere della semi libertà.

Quella sera di 5 anni fa  Ojovanu si trovava a Fontane di Villorba con un gruppo di amici, tutti di origine moldava, per festeggiare un addio al celibato all’interno di un appartamento in Largo Molino. Una festa un po’ rumorosa, ma il peggio era accaduto all’esterno, quando il gruppo di moldavi aveva iniziato una furibonda lite, poi degenerata, con Florin Stingaciu e un albanese, il 29enne Rubin Xhika, poi assolto  da tutti i capi di imputazione fuorchè il possesso di un coltello. Il romeno era sceso dal suo appartamento armato di coltello e poi ci sarebbe stata l’aggressione mortale. Secondo gli Ermellini non si sarebbe trattato di un agguato: i contendenti (da una parte 10 giovani, dall'altra due uomini) sarebbero stati entrambi armati e alterati dall'assunzione di alcol - i giovani moldavi - mentre Stingaciu sarebbe stato sotto l'effetto di stupefacenti 

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