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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Ex-Serena verso il collasso? Il sindaco passi dalle dichiarazioni ai fatti: organizzi l’accoglienza diffusa

L'opinione di Gigi Calesso di Coalizione Civica per Treviso

«Se, come pare, il centro di accoglienza per richiedenti asilo alla ex-caserma Serena si sta avvicinando alla capienza massima e sono previsti ulteriori arrivi nel nostro territorio, proprio il momento che il sindaco Conte passi dalle parole ai fatti sull’accoglienza diffusa di cui condivide le ragioni con il Presidente della Regione Zaia. Sarebbe, tra l’altro, l’unico modo per “chiudere la Serena”, promessa che nel 2018 accomunò il Sindaco Conte e il ministro Salvini, anche se poi, in realtà, durante il “regno” del segretario leghista al Viminale il numero di ospiti del centro aumentò per diminuire negli anni successivi e riprendere a crescere negli ultimi due». A esprimere questa opinione è Gigi Calesso, esponente di Coalizione Civica per Treviso.

«E’ il momento, cioè, che l’amministrazione comunale di Treviso inizi a lavorare proprio per organizzare nel nostro territorio l’accoglienza dei profughi in ”mini-strutture” in cui le persone inserite si contano sulle dita di una mano o poco più» continua «Pur con i vincoli e le difficoltà che le misure volute da Salvini creano proprio all’accoglienza diffusa non è assolutamente da escludere che l’amministrazione comunale possa reperire alloggi diversi dalle ex-caserme nel territorio cittadino. A Treviso, come è noto, gli appartamenti sfitti sono migliaia e il tessuto dell’associazionismo e del volontariato è fitto e solido: l’impegno del governo cittadino potrebbe essere il tassello che manca perché queste potenzialità si trasformino in una rete di accoglienza diffusa con tutti i vantaggi che essa porta ai richiedenti asilo e al territorio, vantaggi ora noti anche al Sindaco e al Presidente Zaia».

«Sarebbe il modo migliore per stroncare sul nascere le critiche dei malevoli» chiude Calesso «che vedono nelle dichiarazioni di Conte e Zaia dei “buoni principi” che non potranno essere concretizzati a causa della ostilità della stragrande maggioranza dei sindaci di centrodestra (che in provincia di Treviso sono largamente maggioritari). Così il Presidente della Regione e quello dell’ANCI Veneto dimostrerebbero all’opinione pubblica progressista quanto sono “aperti” senza correre il rischio di dover fare nulla per dare corpo alle loro dichiarazioni “perché i sindaci ce lo impediscono”. Conte è sindaco di Treviso: cominci dal suo Comune, così i malevoli saranno immediatamente smentiti».

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