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Va in archivio l’annata di Treviso Basket: il bilancio di una stagione controversa

La sconfitta contro Trieste ha chiuso un’annata dai due volti per TVB, che ha iniziato bene per poi ritrovarsi ad un soffio dalla zona retrocessione. Con lo sguardo all’imminente campagna acquisti, facciamo una fotografia della stagione appena terminata

La stagione della Nutribullet Treviso Basket è andata ufficialmente in archivio domenica scorsa, quando la sconfitta a Trieste e la contemporanea vittoria di Pesaro a Napoli hanno spento la possibilità che la squadra si qualificasse, miracolosamente, ai playoff. In attesa di capire la consistenza dei rumors che danno per fatto il rientro in società di Claudio Coldebella, General Manager delle ultime annate Benetton che ha concluso la sua esperienza con l’Unics Kazan, è tempo di tracciare un bilancio sull’anno appena concluso. Una doverosa premessa è che sebbene nelle ultime partite la qualificazione ai playoff fosse vista come un miracolo, ben diverso era il sentore alla vigilia dell’inizio del campionato, anche alla luce del sesto posto conquistato un po’ a sorpresa durante la Regular Season 2020/21. Definire la stagione di TVB dai due volti non è affatto azzardato, considerando che i primi mesi del 2022 hanno fatto da contraltare, in negativo, all’ottima partenza tra qualificazione alla Champions League della Fiba e un andamento da ritmo playoff nelle prime dieci giornate di campionato.

Con l’arrivo del Generale Inverno sono subentrati anche i problemi per la Nutribullet, sulla quale hanno iniziato a pesare la preparazione atletica anticipata per giocare i Qualification Round BCL al Palaverde e il logorio del doppio impegno che ha mostrato le prime crepe nella scelta del roster 5+5. Sicuramente la fortuna non ha aiutato visto che, nell’ultima settimana di gennaio, dopo aver conquistato la qualificazione alle Sweet 16 della competizione europea contro il Lavrio Megabolt, in casa TVB è scoppiato un focolaio di Covid-19. Il contagio di sei membri del gruppo squadra, unito all’aggiunta di alcuni infortuni, ha forzato Treviso a giocare delle partite senza quattro quinti dello starting five. L’esempio per eccellenza è stata la partita in trasferta a Pesaro, giocata e vinta all’overtime da TVB con appena sei giocatori nelle rotazioni.  Il Covid e gli infortuni possono però essere solo un’attenuante e non una scusa, perché dopo la pausa lunga per la Coppa Italia e la finestra Nazionali la situazione è precipitata. Al di là delle Top 16 chiuse con 0 vittorie e 6 sconfitte, di cui alcune con pesanti passivi, in Serie A da metà febbraio agli inizi di aprile TVB ha vinto appena una partita su sei. Le sconfitte contro Cremona, Fortitudo e Napoli, formazioni in crisi di risultati e decisamente alla portata della Nutribullet, hanno improvvisamente spinto Treviso ad un soffio dalla zona retrocessione, portando all’esonero di coach Max Menetti e all’arrivo di Marcelo Nicola. L’italo-argentino, colonna portante della Benetton Basket dal 1998 al 2004, ha dato una scossa mentale all’ambiente, mettendo in cassaforte la salvezza con due importanti vittorie: in trasferta a Varese e in casa contro Brindisi. L’inaspettata vittoria casalinga contro Milano ha poi addirittura riaperto le chance di agguantare il treno playoff, sfumato però all’ultima giornata.

Sicuramente le aspettative per questa stagione erano diverse rispetto al conto che la realtà ha poi presentato. Alcuni giocatori, in particolare Dimsa, Akele e Sims, hanno deluso. Per Sims il discorso è particolare, nel senso che ha alternato una prima parte di stagione da uomo franchigia per poi perdersi, fisicamente e mentalmente, nella seconda metà. Un fattore non da poco, per un lungo di quella stazza, l’ha avuto anche il lungo stop di quasi un mese per il Covid. Con l’arrivo di Nicola, tuttavia, l’ex NBA è riuscito a recuperare un po’ di quello smalto offensivo che aveva perso completamente negli ultimi due mesi menettiani. Una parabola simile è stata seguita anche da Akele, passato da essere tra i migliori a oggetto misterioso dopo la frattura al volto e l’infezione da Covid. La delusione principale ha riguardato però Dimsa, arrivato per sostituire Logan in termini di pulizia tecnica e punti portati in dote alla squadra, e finito per essere uno dei principali giocatori che i tifosi sperano di non rivedere il prossimo anno. Il lituano ha sì dimostrato di essere un esterno in grado di chiudere le partite da top scorer della squadra, soprattutto in Champions League, ma le gare in cui si è rivelato tale sono state molto meno di quelle in cui sono emersi i suoi limiti caratteriali.  In tal senso, rivelatrice della sua stagione è stata proprio l’ultima partita contro Trieste, in cui dopo un buon primo tempo da 12 punti ha regalato la vittoria all’Allianz con delle ingenuità tragicomiche, come lo 0/2 ai liberi e il fallo scellerato su Banks. Sul versante opposto, invece, Giordano Bortolani si è rivelato una delle note più liete della stagione. Il siciliano, in prestito da Milano, è stato il migliore per costanza durante tutto l’arco della stagione, che l’ha visto aggiudicarsi il Premio di Miglior Under 22 della Basketball Champions League.

Lato società, oltre alla discutibile scelta di giocare due competizioni con un 5+5 anziché un 6+6, l’errore che ha pesato maggiormente è stato probabilmente quello di intervenire sul mercato tardivamente. L’ingaggio di Erick Green, guardia dall’indiscusso valore con un passato in Eurolega, è infatti arrivato ad appena quattro giornate dalla fine. Dopo il derby contro Venezia saltato per problemi burocratici legati al visto e le prime due partite di ambientamento, l’americano contro Trieste ha dato un assaggio di quello che avrebbe potuto dare alla squadra se fosse stato arruolato prima. Con il senno del poi, invece, si è rivelata giusta la scelta di cambiare allenatore per fare una terapia d’urto alla squadra. Ora per TVB si profila una offseason bollente, dato che le uniche conferme per il roster dell’anno prossimo al momento sono Sokolowski, Imbrò e forse Jurkatamm. Sul fronte allenatore, come dichiarato dal Direttore Sportivo Andrea Gracis alla Tribuna pochi giorni fa, si ripartirà da Marcelo Nicola, che nel contratto aveva come clausola il rinnovo automatico in caso di salvezza.

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