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Sport invernali, Veneto prima regione per tesserati. Ben 15mila gli iscritti alla Fisi

I tesserati Fisi in Veneto raggiungono quota 15.169: +6% rispetto alla stagione 2022/2023. Gli atleti agonisti in tutte le categorie salgono a 3.227

Con 15.169 tesserati ad oggi per la stagione 2023/24 il Veneto è la prima regione d’Italia per iscritti alla Fisi. A certificarlo è lo stesso comitato regionale della Federazione Italiana Sport Invernali, che nell’ultimo anno ha accolto quasi 900 nuovi membri (+6% rispetto alla stagione 2022/2023), piazzandosi nel computo totale dei soci davanti alle sezioni delle Alpi Centrali (13.465) e del Trentino (8.500). «Un risultato che premia la vocazione sportiva del Veneto, Regione Europea dello Sport 2024, rappresentando al tempo stesso un prestigioso biglietto da visita in vista di Milano Cortina 2026» commenta l’assessore regionale allo Sport, Cristiano Corazzari.

A guidare la graduatoria è la provincia di Belluno, con i suoi 5.283 iscritti, davanti a Treviso (3.101), Vicenza (2.243), Padova (1.562), Venezia (1.522), Verona (1.163) e Rovigo (295). «L’incremento registrato negli ultimi tempi è stato importante, il merito è anche del lavoro quotidiano dei nostri sci club affiliati, al momento più di 150 – sottolinea Roberto Visentin, presidente della Fisi Veneto – Secondo le stime, circa un 75 per cento dei tesserati pratica lo sci alpino, un 15 per cento lo sci nordico, un 8 per cento lo sci alpinismo, lo snowboard e lo ski cross, discipline in forte evoluzione, e il rimanente 2 per cento altre discipline».

Di rilievo anche il dato riferito agli atleti agonisti tra tutte le discipline in Veneto: 3.227, a partire dalla categoria Baby cuccioli 2012-2017 (626) e Ragazzi-Allievi 2009-2011 (817) per arrivare ai Giovani 2003-2007 (517) e ai Senior/Master 2002 e annate precedenti (1.267). Anche qui, è Belluno a vantare il maggior numeri di soci (1.428), davanti a Vicenza (676), Treviso (599), Verona (215), Padova (173), Venezia (130) e Rovigo (6).

Le gare organizzate dalla Fisi Veneto sono quasi 300 ogni anno. «Il nostro Comitato segue circa 100 atleti inseriti nelle squadre ufficiali, mentre gli atleti osservati che convochiamo per gare o raduni, sono circa una sessantina – fa sapere Visentin - I nostri tecnici allenatori sono 494, 25 quelli in forza al comitato regionale, mentre i giudici di gara della Federazione sono 94».

«In media, ogni sci club ha 260 soci, pertanto possiamo stimare che nella nostra regione coloro che praticano sport invernali sono circa 40 mila» puntualizza il presidente della Fisi Veneto, a testimonianza di un quadro in piena salute.

Per quanto riguarda, invece il movimento paralimpico, sono 21 gli atleti Fisip (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici), appartenenti a cinque diverse società venete - Sci Club Drusciè Cortina Ad, Bob Club Cortina Asd, Lukysway, Asd Brainpower e Asd Club Alpino Edelweiss - su un totale di 32 società affiliate alla Federazione, che rappresenta oltre 500 tesserati sul territorio nazionale.

Le discipline praticate dagli atleti Fisip riguardano lo sci di fondo, lo sci alpino, lo snowboard e il bob, e sono atleti con disabilità visiva (ipovedenti o non vedenti che gareggiano con un atleta-guida), con disabilità alla parte alta o alla parte bassa del corpo, che gareggiano sia in piedi (standing) che su speciali carrozzine create per l’uso sportivo (categoria sitting per lo sci alpino e lo sci nordico) o comunque da seduti (nel caso del bob).

«Sul territorio regionale, nel corso della stagione sportiva 2023/2024 Fisip ha visto i propri atleti competere a Cortina, nella quattro giorni di gare di Coppa del Mondo – dichiara il trevigiano Manuel Michieletto, vicepresidente nazionale Fisip - È importante spingere il movimento paralimpico in questi due anni che ci separano dal momento in cui la Regione Veneto sarà sotto gli occhi di tutto il mondo grazie all’appuntamento con i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026, supportando gli atleti e le società affinché il numero di competizioni sul territorio possa essere sempre maggiore, per dare ai ragazzi e a tutto il movimento l’attenzione che meritano».

Nell’anno del riconoscimento a Regione Europea dello Sport, il Veneto si conferma una terra di grande passione per gli sport invernali, nonché un punto di riferimento per l'intero panorama nazionale. «Il lavoro capillare di tutti i circuiti, in sinergia con le società sportive e gli enti locali, rappresenta un modello virtuoso – sottolinea l’assessore Corazzari – Il numero di tesserati, tecnici e dirigenti in costante crescita costituisce la premessa per un futuro ancora più radioso. Siamo orgogliosi del lavoro portato avanti dal movimento: uno sprone per continuare a sostenerne la crescita, in vista anche delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026».

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