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Nuovo Dpcm, Zaia: «Il Cts deve esprimersi sull'apertura delle scuole»

Giovedì 25 febbraio indice Rt sopra 0.90 in Veneto. Tra le richieste del Governatore ai Ministri Speranza e Gelmini: «Fare una dose di vaccino unica per chi ha avuto il Covid»

«In Veneto, esclusa la giornata di martedì 23 febbraio, i dati dei ricoveri ospedalieri sono in calo dal 1º gennaio. Sui casi positivi, però, la tendenza è di nuovo in lieve aumento. L'indice Rt è salito sopra lo 0.90 (è tra lo 0.91 e 0.92). Con Rt pari a 1 si torna in zona arancione secondo i nuovi parametri nazionali. Rispetto ad altre realtà in Italia abbiamo una situazione migliore, ma la preoccupazione resta».

Inizia con queste parole, giovedì 25 febbraio, il nuovo punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto tenuto dal Governatore Zaia dopo l'incontro con i Ministri Gelmini e Speranza. «Al Governo ho chiesto che il Cts si esprima pubblicamente sull'apertura delle scuole. Per me è stata una sconfitta chiuderle a gennaio. La scuola è sacra ma, da un punto di vista epidemiologico, è un'aggregazione di persone dentro una stanza. E allora perché le scuole possono restare aperte e altre attività, come i ristoranti, no? Noi non siamo in grado di dare una risposta scientifica al quesito quindi ho chiesto al Cts di redarre un parere scientifico sull'argomento. Nuove restrizioni dovranno essere accompagnate da un fondamento giuridico valido. Serve ragionevolezza - ha spiegato Zaia - Un nuovo studio ha dimostrato che la variante inglese ha un potere infettivo di 13 giorni, cinque in più rispetto al virus "tradizionale". Sono convinto che, a livello, nazionale, i cittadini debbano essere coinvolti in una campagna di informazione e sensibilizzazione nazionale. Non banalizziamo l'idea di aver familiarizzato con il virus. Al Ministro Speranza ho chiesto di fare una circolare per approvare la dose di vaccino unica (e non con il richiamo) per tutte le persone che hanno avuto il Covid. In Veneto sono 328mila, ci aiuterebbe molto vista la carenza di dosi. Il Ministro ci ha detto che ha inviato una lettera di richiesta ad Aifa ma, al momento, manca la loro autorizzazione. Confermo che le restrizioni sui "colori" delle regioni entreranno in vigore dal lunedì e non più dalla domenica» ha concluso il Governatore.

L'assessore Lanzarin ha poi fatto il punto sul piano vaccinale in Veneto: «Sono 109.935 le persone vaccinate in Veneto 307.632 le dosi complessive somministrate. Il 22 febbraio è iniziata la vaccinazione dei nati nel 1939. Contemporaneamente abbiamo iniziato con Astrazeneca le vaccinazioni del personale scolastico: non abbiamo ricevuto nuove segnalazioni di febbre alta o disagi per i docenti come quelli dei giorni scorsi. Nelle prossime settimane contiamo di finire le vaccinazioni degli Over 80 e dare priorità ai pazienti con malattie gravi (oncologici, fibrosi cistica e trapiantati). Per le vaccinazioni dagli Over 65 in giù non c'è ancora un piano vaccinale definito». 

Il bollettino di Azienda Zero

Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati trovati 1304 nuovi positivi su 47.356 tamponi fatti per un'incidenza del 2,75%. Le persone att positive in isolamento 22.949. 1351 le persone ricoverate negli ospedali del Veneto di cui 144 nelle terapie intensive (106 i pazienti positivi). Altri 28 decessi nelle ultime 24 ore. 73 dimessi in più rispetto a ieri.

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