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Spisal, lavoratori tornano in sciopero: «Servono nuove assunzioni»

Gabriele Scaramuzza, segretario regionale veneto di Articolo Uno, e Piero Ruzzante, consigliere regionale Veneto 2020-Liberi e Uguali, commentano lo sciopero indetto per fine ottobre

«Condividiamo le ragioni della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori degli Spisal delle provincie del Veneto che hanno indetto lo sciopero del personale durante la Settimana Europea della Sicurezza sul Lavoro, tra il 21 e il 27 ottobre prossimi.

La Regione dovrebbe quanto meno essere coerente con sé stessa e con l’accordo siglato nel luglio 2018, a seguito del tragico incidente delle Acciaierie Venete a Padova: serve il raddoppio degli operatori dello Spisal, il riconoscimento delle indennità lavorative, la ridefinizione dei carichi di lavoro. I 140 operatori degli Spisal rischiano di essere lasciati soli e disarmati sulla frontiera della sicurezza nei luoghi di lavoro, in una Regione, il Veneto, in cui ogni 3 giorni una tacca sul calendario segna che un lavoratore muore sul proprio lavoro, ed innumerevoli altri rimangono infortunati». Per queste ragioni il gruppo consigliare Veneto 2020 – Liberi e Uguali proporrà un emendamento nella prossima legge di bilancio regionale affinché siano assicurate le risorse per un piano di assunzioni straordinario. Con la sicurezza nei luoghi di lavoro non si può scherzare né disattendere impegni assunti, come purtroppo la Regione ha fatto e sta facendo

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