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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Covid, Zaia: «Zona arancione in Veneto durerà un paio di settimane»

Lunedì 11 gennaio il dottor Rigoli ospite del punto stampa dedicato all'emergenza Covid in Veneto insieme al direttore Flor e alla dottoressa Russo. Ricoveri in calo negli ospedali

«Ormai da cinque giorni i numeri dei ricoveri negli ospedali del Veneto sono in lieve calo ma se abbassiamo la guardia ora buttiamo via tutto il lavoro fatto fino adesso».

Inizia con queste parole, lunedì 11 gennaio, il punto stampa del Governatore Zaia sull'emergenza Covid in Veneto. Al tavolo insieme a lui il direttore Luciano Flor, il dottor Rigoli della Microbiologia di Treviso e la dottoressa Russo. «Questa mattina abbiamo fatto un'importante videoconferenza con il Governo per parlare del nuovo Dpcm che uscirà il 15 gennaio. Tutti i governatori chiedono misure univoche da adottare a livello nazionale. Ci vuole un punto decisionale univoco e uniforme - ha detto Zaia - Non si possono paragonare i nostri dati con quelli delle altre regioni per il numero di tamponi fatti. Accetteremo la zona rossa se questa sarà la decisione dell'Istituto superiore di sanità. Basta che i parametri siano oggettivi. Ci sono cinque regioni, ad oggi, che hanno un tasso di ospedalizzazione più alto del Veneto eppure si parla solo della nostra regione come un lazzareto. Non è un problema politico ma scientifico. Stiamo facendo restrizioni dal 19 dicembre. La zona arancione durerà un paio di settimane in Veneto. Con il nuovo Dpcm credo non cambierà nulla per la nostra regione. Resteremo ancora in zona arancione. "Il peggio deve ancora venire" ha detto l'altro giorno Angela Merkel. Io non mi sento di auspicare un nuovo lockdown nazionale perché non ho i dati delle altre regioni ma serviranno dei provvedimenti uniformi» conclude Zaia. Il dottor Luciano Flor ha fatto il punto della situazione a livello sanitario: «Dal 31 dicembre le terapie intensive sono in calo costante. Oggi abbiamo 96 posti liberi a livello regionale nelle terapie intensive. I malati Covid in rianimazione sono circa 355. Circa 50 in meno al giorno, invece, i ricoverati in area non critica. La seconda ondata non può essere paragonata alla prima. Ci sono regioni che hanno numeri molto peggiori rispetto a quelli del Veneto. Io non voglio negare i numeri del Veneto: purtroppo i morti e i ricoveri ci sono. Le regole andrebbero rispettate prima di finire in zona rossa, non dopo un eventuale provvedimento del Governo».

Il bollettino di Azienda Zero

Sono 21.299 i tamponi fatti nelle ultime 24 ore. 1715 i nuovi positivi (incidenza 8%). 87540 i positivi ad oggi in Veneto. 3383 i ricoverati negli ospedali di cui 389 in terapia intensiva. Altri 38 i decessi nelle ultime 24 ore a livello regionale.

Il video della diretta

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