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Cronaca Conegliano

Rapine ai danni di anziani e di un sacerdote, 50enne condannato a 4 anni e 6 mesi

Renato Meneguz, coneglianese pluripregiudicato, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per tre rapina avvenute alla fine dello scorso mese di novembre. Una di queste aveva visto come vittima don Adriano Zanette, parroco della parrocchia di Ramera di Mareno di Piave

Sarebbe stata la cocaina il movente che avrebbe spinto Renato Meneguz, 50enne 50enne residente a S. Lucia di Piave, a compiere una serie di furti violenti ai danni di anziani e del parroco di Mareno di Piave, avvenuti tra il 27 e il 28 novembre nel coneglianese. L'uomo, che doveva rispondere dei reati di rapina aggravata, furto aggravato in abitazione e tentata rapina aggravata, è stato condannato in primo grado, con il rito abbreviato, a 4 anni e 6 mesi. Il pubblico ministero Anna Andreatta aveva invece chiesto una pena di 5 anni e e 6 mesi.

Meneguz era stato arrestato a gennaio dai carabinieri della Compagnia di Conegliano, coordinati dal comandante della Compagnia, Fabio Di Rezze, e i militari della stazione di Susegana, guidati dal comandante Rudi Plazzotta. Gli episodi investigati dai militari dell’Arma e contestati all’indagato hanno visto come vittime una 81enne che è stata sorpresa dal malvivente in casa, un anziano sacerdote, don Adriano Zanette, parroco della parrocchia di Ramera di Mareno di Piave, violentemente aggredito (sei i giorni di prognosi) presso la canonica (il bandito ha tentato perfino di scappare con la sua auto) ed un 80enne che è stato strattonato in strada mentre stava facendo una passeggiata. Fondamentale per la cattura è stata la collaborazione dei cittadini, alcuni dei quali hanno affrontato direttamente il malvivente. Il primo episodio era avvenuto il 27 novembre alle 18.45 circa quando l'uomo ha suonato al campanello di un'abitazione del centro di Conegliano, dicendo all'anziana residente di essere un operaio che doveva svolgere alcuni lavori. Dopo essere stato scacciato dalla donna, il malvivente ha scavalcato il cancello, è entrato in casa e ha strappato dalle mani del'81enne il telefono cellulare con cui voleva chiedere aiuto al 112. Alle 19.30 il blitz a Mareno di Piave con il 50enne che è entrato nella canonica dopo aver chiesto l'elemosina al parroco. Il sacerdote, classe '45, è stato spintonato contro il muro, per ottenere altro denaro. Non pago, il bandito ha tentato di caricare la propria bici sull'auto del religioso, per poi allontanarsi, Un passante, sentendo le urla del prelato, è intervenuto costringendo il 50enne a desistere, dopo aver minacciato con delle forbici quest'ultimo. Il giorno seguente, alle 15, a Santa Lucia di Piave il malvivente se l'è presa con un 80enne, aggredito mentre usciva di casa: prima la richiesta di elemosina, poi il tentativo di rubargli il portafogli, dopo averlo seguito. Anche in questo frangente l'intervento di un altro cittadino ha sventato il colpo.

Riccardo Szumski, ex sindaco di Santa Lucia di Piave, soprattutto medico di base salito alla ribalta delle cronache per le sue posizioni "eretiche" sul Covid 19 e la contrarietà al vaccino, è l'uomo intervenuto il 28 novembre e che ha sventato il terzo tentativo di rapina messo in atto da Renato Meneguz. «Tutto - spiega Szmuski - è avvenuto di fronte al mio studio medico. Ad un certo punto ho sentito urlare, mi sono affacciato alla finestra e, a una distanza di circa quindici metri, quindi dall'altra parte del marciapiede, ho visto la scena. C'era un uomo che aveva una bicicletta verde che stava strattonando una persona anziana. Mi sono avvicinato di corsa e gli ho intimato di lasciare andare la sua vittima. Non sono riuscito a riconoscerlo perché aveva una felpa con il cappuccio che di fatto gli copriva la faccia e comunque ne travisava l'aspetto fisico». Il 50enne, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, aveva detto di essere ripiombato nell'incubo della cocaina e di aver agito spinto dal bisogno di denaro.

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