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Cronaca Cessalto

Strage in A4 a Cessalto, si va verso l'archiviazione del caso

Potrebbe chiudersi senza colpevoli il processo per l'incidente che nell'estate 2008 costò la vita a sette persone, lungo l'autostrada A4, all'altezza di Cessalto. Il sostituto procuratore ha formalizzato la richiesta di archiviazione

Potrebbe chiudersi senza colpevoli il caso dell'incidente stradale che l'8 agosto 2008 costò la vita a sette persone. Il sostituto procuratore Massimo De Bortoli, titolare dell'inchiesta, ha formalizzato la richiesta di archiviazione del fascicolo a carico dei 12 indagati, accusati di omicidio colposo plurimo.

Viene così esclusa qualsiasi responsabilità di Autovie Venete, che gestisce il tratto autostradale dove avvenne la strage: la A4, all'altezza di Cessalto.

Quel giorno un tir Iveco sterzò improvvisamente, abbattendo il guardrail che separava le sue carreggiate e invadendo quella opposta. Fu una strage: furono sette le vittime, compreso l'autotrasportatore.

Secondo il magistrato, la società autostradale non ha colpe riguardo l'inadeguatezza del guardrail, in quanto aveva già avviato i lavori di sostituzione. Invece proprio contro il guardrail aveva puntato il dito l'ex procuratore capo Antonio Fojadelli, titolare dell'inchiesta prima del pensionamento, che aveva avanzato anche forti dubbi sia sulla manutenzione del veicolo che causò l'incidente, sia sui possibili difetti di fabbricazione dello stesso.

Dopo il pensionamento di Fojadelli, il fascicolo è stato affidato a De Bortoli, che ha proseguito gli accertamenti e, dopo un anno, non ha rilevato profili di colpa, né in Autovie Venete, né nella Bfc di Tombolo, titolare del tir e tantomeno nella Iveco.

Se le perizie avevano stabilito che il tir non avrebbe invaso la carreggiata opposta, se il guardrail fosse stato diverso, il pm De Bortoli ha accolto la spiegazione di Autovie Venete, che sin dal 1992 aveva avviato la sostituzione della barriera e che nell'estate 2008 stava eseguendo i lavori sul lato esterno dell'autostrada, per non creare disagi ai turisti.

Il sostituto procuratore ha quindi deciso di depositare la richiesta di archiviazione e, se il gip o i parenti delle vittime, già risarciti dalle assicurazioni, non si opporranno, la vicenda si concluderà senza colpevoli.

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