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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Susegana

Stupro al centro massaggi, 28enne condannato

L'uomo è un pakistano, dipendente di un take away. I fatti sono avvenuti il 5 aprile del 2022 ai danni di una 45enne cinese, titolare dell'esercizio commerciale

Sei anni e sei mesi di reclusione. Questa la condanna (in primo grado) inflitta oggi 8 giugno ad un cuoco pachistano di 28 anni, accusato di violenza sessuale e lesioni personali. L'uomo, nei cui confronti il pubblico ministero Francesca Torri aveva chiesto 10 anni, è stato trovato colpevole solo di uno dei due episodi che gli venivano contestati (per il secondo, in cui la violenza sarebbe stata solo tentata è stato assolto). Il tribunale ha inoltre disposto una provvisionale di 10 mila euro nei confronti della titolare cinese di una salone di massaggi a Susegana. Il risarcimento del danno dovrà essere deciso in un diverso procedimento civile.

I fatti per cui il 28enne è stato condannato risalgono al 5 aprile del 2022, quando sarebbe entrato nel centro massaggi dalla porta principale, avrebbe avvicinato la titolare, una donna cinese di 45 anni, e le avrebbe proposto di fare sesso. Quando lei ha detto di no l’uomo l’avrebbe prima picchiata, poi l’avrebbe stuprata. Al termine della violenza sarebbe uscito, scappando di corsa. La vittima, uscita in strada scalza, tumefatta e sotto choc, è stata soccorsa dai passanti che avrebbero anche riconosciuto l’aggressore.

«Non era la prima volta - aveva raccontato al vittima davanti ai giudici - che quell'uomo entrava dentro al centro volendo dei rapporti sessuali. Prima dell'episodio incriminato era già venuto e mi aveva picchiato, cercando di stuprarmi. Era il 13 marzo ma io, pur avendo subito i suoi colpi, sono riuscita a sfuggirgli sferrando un calcio allo stomaco. Ha cominciato a vomitare e poi è andato via».

«Il 5 aprile - ha raccontato - è' entrato e mi ha spinto. Mi ha dato dei pugni in faccia e mi ha scaraventato a terra. Io cercavo di oppormi ma lui mi sovrastava, fino a quando mi ha colpito più forte e io sono caduta per il dolore. Era la stanza dove si trovava il lettino per i messaggi e lui cercava di farmi avvicinare al materasso. E' riuscito a togliermi i pantaloni e mi ha stuprato. Non ricordo esattamente quanto sia durata la violenza, penso tra i tre e i quattro minuti. Poi si è rivestito ed è andato via. Dimenticandosi però una canottiera».

Il ventottenne, dipendente di un ristorante take away giapponese a Spresiano, era stato arrestato e messo in custodia cautelare nel carcere di Treviso. Ad averlo inchiodato ci sarebbero state le riprese delle telecamere di videosorveglianza e la testimonianza di un uomo, che l’avrebbe visto prima entrare e poi uscire dal centro massaggi di Susegana.

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