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Cronaca Paese

Morte del piccolo Alessandro, le educatrici: «Siamo sconvolte»

Sara Gambardella Faggian, Giulia Cavasin e Rachele Pezzillo, le tre educatrici del nido "Raggio di Luna" di Porcellengo indagate per la morte del bambino di 11 mesi deceduto in culla nel pomeriggio di venerdì, sono ancora sotto choc. Secondo la loro versione i piccoli erano controllati mentre facevano il riposino pomeridiano ed escludono l'ipotesi di rigurgito

«I bambini erano controllati e Alessandro ha anche giocato prima di essere messo a dormire. Al momento di risvegliarlo ci siamo accorte che non respirava più». Sara Gambardella Faggian, Giulia Cavasin e Rachele Pezzillo, le tre educatrici del nido "Raggio di Luna" di Porcellengo indagate per la morte del piccolo Alessandro Izzi, il bambino di 11 mesi morto in culla nel pomeriggio di venerdì, sono letteralmente sconvolte. Le tre donne hanno incontrato i difensori (gli avvocati Alessio Morosini e Giovanni Schembri) ai quali hanno raccontato quei lunghissimi attimi, da quando hanno scoperto il corpo del bimbo praticamente senza vita a quando sono arrivati i soccorsi del Suem del 118.

Ma di una cosa sono certe: durante il sonno i piccoli erano sorvegliati da più di una maestra. «Alessandro - è il racconto che hanno fatto ai legali - aveva mangiato e poi si era messo a giocare. Quando è stato messo a letto il bambino aveva faticato a prendere sonno, poi si era addormentato come gli altri. Al momento del risveglio però non ha dato più segni di vita: non rispondeva alle carezze sulla schiena, né ha reagito quando è stato sollevato dal letto». «Non c'è stato alcun rigurgito - dicono le tre educatrici - ci sarebbero le tracce sul cuscino, che è un modello antisoffocamento, e i soccorritori che lo hanno intubato se ne sarebbero accorti».

Le ipotesi, in attesa degli esiti dell'esame autoptico che si svolgerà giovedì 5 ottobre, sarebbero quindi che Alessandro sia rimasto vittima di una "morte bianca", o morte in culla, una situazione in cui il bimbo, apparentemente sano, smette di respirare improvvisamente durante il sonno. O forse, ma al momento si tratta di semplici speculazioni, il bimbo di 11 mesi potrebbe essere stato colpito da "morte elettrica", forse associata ad una cardiomiopatia non diagnosticata perché asintomatica.

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