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Salute Asolo

I dottori dell'Unità di Chirurgia di Asolo si vaccinano contro l'influenza

Prima di loro anche i medici del San Valentino e i sindaci della Marca avevano aderito alla campagna "Proteggi chi ami" che andrà avanti fino al 31 dicembre. Prevenzione massima

L’Unità Operativa Complessa di Chirurgia del Distretto di Asolo, operatività al San Giacomo di Castelfranco Veneto e al San Valentino di Montebelluna, diretta dal primario Maurizio De Luca, ha aderito alla campagna di vaccinazione contro l’influenza dell’Ulss 2, caratterizzata dallo slogan “Proteggi chi ami: vaccinati contro l’influenza”, che si concluderà il 31 dicembre.

Il vaccino a disposizione ha una composizione  specifica per i tipi di virus influenzali che si prevede circoleranno quest’inverno: antigeni dei virus A-H1N1 (quello della “suina” del 2009) e B “Phuket”, già presenti negli anni precedenti, e i nuovi virus A-H3N2 “Kansas” e B “Colorado”. «Gli esperti sono concordi nel dirci che l’influenza di quest’inverno potrebbe essere particolarmente aggressiva, per questo rivolgo un accorato appello a tutti gli assistiti, a cominciare dalle categorie a rischio, affinché si vaccinino –  sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi – La vaccinazione, è bene ricordarlo, rappresenta la più efficace arma di prevenzione contro l’influenza e, soprattutto, contro le sue complicanze». Nell’Ulss 2 sarà possibile vaccinarsi negli ambulatori dei Medici di medicina generale e negli ambulatori vaccinali del territorio. La campagna è realizzata dai Servizi Igiene e Sanità Pubblica dell’ Ulss, in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, che si trovano nella posizione ideale per conoscere i bisogni di salute dei loro assistiti e offrire loro attivamente la vaccinazione, e con i Pediatri di Libera Scelta, preziosi per consigliare la vaccinazione ai bimbi che presentano condizioni di rischio.

Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono: sggetti di età pari o superiore a 65 anni; soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato); medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso la loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e altre categorie). Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento e trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti). Donatori di sangue. Le persone non appartenenti a categorie a rischio che intendano vaccinarsi contro l’influenza possono rivolgersi agli ambulatori vaccinali del proprio distretto  per ricevere il vaccino ad un prezzo agevolato (10 euro). Il vaccino antinfluenzale è  raccomandato per tutti , dai 6 mesi di vita in su,  come mezzo più efficace per evitare il rischio di ammalarsi di influenza. 

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