rotate-mobile
Cronaca Pieve di Soligo

Delitto Armellin, domani l'udienza preliminare nei confronti dell'omicida

Il 25 marzo del 2022 l'83enne pensionato di Pieve di Soligo venne ferito a morte da Mohamed Boumarouan, un cittadino marocchino di 36 anni. Il nord africano lo colpì ventinove volte fino a fraccassargli la testa

Colpito con violenze inaudita ventinove volte. Calci e botte, inferte anche con l'uso di oggetti contundenti, che hanno provocato delle lesioni craniofacciali, la lacerazione profonda del cuoio capelluto e quella a livello toracico addominale e del collo. Ferite che hanno condotto la vittima alla morte. Domani 7 settembre Mohamed Boumarouan, marocchino di 36 anni, comparirà di fronte al gup Marco Biagetti nell'udienza preliminare in cui dovrà rispondere dell'omicidio volontario di Adriano Armellin, 83enne pensionato di Pieve di Soligo, assassinato la sera del 25 marzo del 2022. Per quei fatti la Procura di Treviso ha chiesto il rinvio a giudizio dell'uomo, che potrebbe così finire davanti ai giudici della Corte d'Assise

A incastrare Boumarouan erano stati i risultati degli accertamenti effettuati dal Ris dei carabinieri di Parma - - che si sono occupati delle indagini con il Nucleo Investigativo e i militari della Compagnia di Vittorio Veneto - sulle tracce, in particolare sangue, trovate nell'abitazione dell'83enne. Il marocchino avrebbe agito in stato di ubriachezza e sotto l'effetto della cocaina. Era entrato nella casa di Armellin tra le 18 alle 19.45. Inizialmente il 36enne si sarebbe intrufolato nell'ex officina di elettrauto annessa all'abitazione e ora dismessa per frugare nel locale e forse anche all'interno della vecchia Volkswagen Polo, trovata con il baule aperto. I rumori però avrebbero insospettito l'anziano che scende le scale e sorprende il ladro all'ingresso. A questo punto il 36enne il killer avrebbe discusso animatamente con la vittima, che alla fine viene legata mani e piedi con una corda. Poi gli avrebbe sferrato una serie di colpi alla testa, al torace e all'addome. Quelli al capo risulteranno fatali, tanto che il cranio risulterà fracassato. Armelin morirà la mattina seguente in un letto del Ca' Foncello di Treviso, dopo 12 ore di agonia.

Dopo il pestaggio il marocchino avrebbe lasciato l'abitazione e raggiunto a piedi il supermercato, dove compra qualche cosa e riesce a rubare un pacco di surgelati. Poi si cambia le scarpe e torna sulla scena della tragedia. Il 36enne sale al primo piano e rovista nelle stanze, a caccia probabilmente di contanti e gioielli. Ma non riuscirà a portare via niente perché sarà disturbato dall'arrivo di Andrea, uno dei figli della vittima, accorso in via Schiratti perché il padre non rispondeva al telefono da ore. Alla fine di una rocambolesca fuga dalla terrazza, e poi attraverso la tettoia, è un vicino di casa che ferma il 36enne e lo blocca fino all'arrivo dei carabinieri, che lo arrestano.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Delitto Armellin, domani l'udienza preliminare nei confronti dell'omicida

TrevisoToday è in caricamento