Oggi, 1 luglio, l'udienza preliminare è stata dedicata alle repliche dell'accusa. Sul banco degli accusati siedono Vincenzo Consoli (difeso dall'avvocato Ermenegildo Costabile), amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, Giuseppe Cais, che era stato il responsabile della pianificazione di Veneto Banca (difeso dall'avvocato Giuseppe Pugliese), Andrea Zanatta, ex funzionario preposto tra l'altro alla determinazione del prezzo delle azioni (difeso dall'avvocato Boris Cagnin), Mosè Faggiani, che della ex popolare fu condirettore generale e responsabile area commerciale (difeso dall'avvocato Massimiliano Asdrubali) e Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo di Veneto Banca (difeso dall'avvocato Alberto Mascotto). I cinque avrebbero pianificato il collocamento dei titoli a prezzi che, secondo la stime della Procura, sarebbero stati gonfiati anche del 70%.
Sabato 30 aprile l'udienza preliminare in tribunale a Treviso. Si torna in aula il 1º luglio per le repliche dell'accusa. La decisione del gup Piera De Stefani è attesa per la metà dello stesso mese
Oggi 26 marzo la decisione del gup Piera de Stefani. Fuori dal procedimento anche chi ha comperato azioni di Veneto Banca al di fuori del periodo in cui è circoscritto il capo di imputazione e non è poi riuscito a vendere in titoli: il comportamento tenuto dalla banca è infatti logicamente "altro" rispetto all'imputazione
Il gup Piera De Stefani deciderà sabato prossimo, 26 marzo, sulla costituzione di 221 persone, che avrebbero già transato con l'istituto di credito o che sarebbero stati "truffati" ma al di fuori del periodo cui si riferisce il capo di imputazione, che va dal 2012 al 2015
Il Gup Piera De Stefani ha rinviato a lunedì 14 marzo la decisione sulle due richieste presentate dalla difesa per l'ammissibilità degli azionisti pre-2012 e per chi aveva già ottenuto i ristori
Si sono concluse oggi, 19 febbraio 2022, le costituzioni di parte civile all'udienza preliminare sul crac dell'istituto di credito. Secondo la Procura la banca erano tutti a conoscenza del fatto che la società si trovava in una situazione patrimoniale e finanziaria assai critica.e che il valore delle azioni era ampiamente sovrastimato di almeno il 40% quantomeno a decorrere dal 2012. Il danno netto provocato alla clientela viene stimato a 107 milioni e 572 mila euro
Sono circa 2 mila e trecento di risparmiatori che si presenteranno come parte civile all'udienza preliminare, iniziata oggi 12 febbraio con il primo round di costituzioni. Sul banco degli accusati ci sono Vincenzo Consoli - ex amministrare delegato e poi direttore generale di Veneto Banca - già condannato in primo grado a quattro anni per ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, Mosè Fagiani, all’epoca condirettore generale e responsabile area commerciale, Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo”, Andrea Zanatta, funzionario preposto tra l'altro alla determinazione del prezzo delle azioni e Giuseppe Cais, che della ex popolare di Montebelluna era stato il responsabile della pianificazione
Il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, e l'ex primo cittadino Marzio Favero commentano a caldo la condanna a 4 anni di reclusione per Vincenzo Consoli. «Responsabilità molto più articolate»
L'ex amministratore delegato dell'istituto di credito montebellunese era accusato dalla Procura della Repubblica di Treviso di ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, oltre al reato di aggiotaggio che però è finito in prescrizione
Oggi, venerdì 21 gennaio, seconda giornata di discussione nel processo che vede Vincenzo Consoli imputato di ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto. «E' stata una autentica bomba sociale» hanno detto gli avvocati dei risparmiatori colpiti
Lunga e dura requisitoria dei pubblici ministeri Massimo De Bortoli e Gabriella Cama nel procedimento contro l'ex amministratore dell'istituto di credito montebellunese. Domani la discussione delle parti civili
Il secondo filone di indagine per il crac della ex popolare arriva davanti al gup di Treviso ad inizio del prossimo anno. Sono cinque gli indagati, fra cui l'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli, per i quali la Procura chiede il rinvio a giudizio. Quasi
All'udienza odierna del processo sul crac della ex popolare, ha deposto Paolo Gualtieri, avvocato e professore ordinario di economia e intermediazione finanziaria alla Cattolica di Milano
Praticamente finita la fase istruttoria è stato fissato il calendario delle prossime quattro udienze, con la sentenza che arriverà due giorni prima della dichiarazione di prescrizione del reato di falso in prospetto
Stefano Trevisin era il responsabile dell'ufficio acquisti della ex popolare fino al 2017, quando l'istituto di credito montebellunese venne messo in liquidazione amministrativa coatta. Secondo la sua versione sarebbe stato intimidito da Luca Terrinoni, perito dei magistrati prima di Roma e poi di Treviso
C'è anche Giorgio Batacchi, 75enne immobiliarista del lusso, tra i testimoni che la difesa di Vincenzo Consoli, imputato nel processo per il crac dell'istituto di credito montebellunese, ha portato a deporre nell'udienza di ieri lunedì 11 ottobre
Nell'udienza di oggi, 4 ottobre, la difesa di Vincenzo Consoli, accusato di falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio, ha depositato una intervista di Giovanni Schiavon, in cui l'ex presidente del Tribunale parla delle pressioni ricevute da Luca Terrinoni, consulente della Procura di Roma e di Treviso
In aula, partire dall'11 ottobre, saranno ammessi soltanto otto tra gli azionisti che dovrebbero riferire sulle cosiddette operazioni "baciate" e una ventina tra dirigenti, funzionari, direttori di filiale e personale commerciale dell'istituto di credito. Cassate le audizioni ritenute "superflue", come quella del governatore della banca d'Italia Vincenzo Visco e soprattutto dell'ex presidente del tribunale ed ex vicepresidente di Veneto Banca Giovanni Schiavon
Si tratta di Vincenzo Consoli, ex amministrare delegato e poi direttore generale, Mosè Fagiani, all’epoca condirettore generale e responsabile area commerciale, Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo”, Andrea Zanatta, funzionario preposto tra l'altro alla determinazione del prezzo delle azioni e Giuseppe Cais, che della ex popolare di Montebelluna era stato il responsabile della pianificazione
Nell'udienza di oggi, 17 settembre, l'avvocato Massimo Malvestio non ha voluto rispondere a una domanda chiave dell'avvocato difensore di Vincenzo Consoli, accusato di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto
Carmelo Barbagallo, ex capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, smentisce così, in maniera categorica, le affermazioni di chi, come l'ex presidente Flavio Trinca, ha raccontato delle enormi pressioni che il capo dei team ispettivi di Via Nazionale avrebbe messo in campo perché i due soggetti si unissero
Dopo l'intervento del ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà e l'interrogazione del deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin, i tecnici del ministero della Giustizia hanno risolto i "guai" tecnici che impedivano alla Procura di Treviso di montare sul server di Padova, lo stesso utilizzato da tutti gli uffici giudiziari del Veneto, il fascicolo relativo alla chiusura delle indagini sulle truffe che sarebbero state operate, tra il 2012 e il 2014, dai vertici della ex popolare
Il sistema non riesce a trasmettere telematicamente gli atti a Padova a causa dell'alto numero parti offese, che sarebbero oltre tremila. Nel materiale anche lo stralcio di quattro posizioni su otto, tutte persone originariamente indagate per le quali la Procura intende chiedere l'archiviazione
Al processo a Vincenzo Consoli, unico imputato nel procedimento per aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto, depone Flavio Trinca, al vertice dell'istituto di credito montebellunese fino all'aprile del 2014. «Sollecitati in ben quattro incontri, ma io e tutto il consiglio di amministrazione eravamo contrari»